Galatea Vaglio è una storica, blogger, autrice, docente. Chi ne ha più ne metta!
Ammiro molto questa donna e devo dire che le sto facendo il filo da un po’, letterariamente parlando. Da qui, il naturale percorso da stalker che anima le interviste di #readEat.
Nel caso abbiate qualcuno in famiglia amante dei romanzi storici, ricordo il suo Teodora, Sonzogno.
Antipasto
Galatea Vaglio. Autrice e ideatrice di un blog a tema storico.
Rompendo il ghiaccio, le chiederei quando e perché è nata l’esigenza di aprire un blog.
In realtà ho aperto il blog più che altro per curiosità. Erano i primi anni del 2000, i blog erano la novità del momento, tutti ne aprivano uno. Io all’epoca lavoravo come cronista in un giornale locale e per divertirmi scrivevo dei racconti comici sulla vita di provincia che poi facevo girare tra amici. Una mia mai a mi ha detto:”ma perché non ti apri un blog?” E io, che manco sapevo bene cosa fosse, l’ho aperto.
Primo
I blog dei primi duemila li ricordo anche io! Caspita, sei una super veterana! Per esempio, ricordo quelle piattaforme con template da diario segreto. Come pensi sia cambiato il modo di fare ‘blogging’, ad oggi?
Tutto, direi. Non esistono più nemmeno “i blog”. I siti si sono specializzati e professionalizzati, è anche i blogger. Per gli sfoghi tipo diario esistono ora i social. Lì ancora moltissimi lo usano come “diario segreto”. Spesso anche in modo incauto, perché non si rendono conto che comunque quello che si scrive su un social è sempre pubblico.
Secondo
Sai, ho sempre pensato che lo storico fosse un po’ il medico del mondo, e che magari nel futuro, qualcuno vedendo i nostri errori, magari anche nell’uso dei social, avrebbe cercato di correggere il proprio presente. A te è mai capitato? Avere una maggiore lucidità sul presente perché ottima conoscitrice del passato.
Sinceramente no, non mi sento il medico di nessuno. In realtà non credo che la storia abbia poi il potere di salvare nessuno. Più che altro, però, aiuta a capire il problema in una diversa prospettiva. Spesso oggi si pensa che alcuni problemi siano solo contemporanei, o che certe cose si verifichino solo ora. Studiare storia significa anche capire che magari alcune crisi apparentemente scoppiate oggi hanno radici antichissime, e che spesso gli uomini si trovano in tutte le epoche ad affrontare problemi simili magari solo con mezzi diversi.
Contorno
Crede che i mezzi di oggi, sicuramente più comodi, ci rendano mentalmente ‘pigri’?
No. Anzi, per chi è davvero terribilmente pigro, come me, sono una manna. Posso leggere inetere biblioteche senza neppure alzarmi dal divano. Seguire link che scopro ad argomenti che non avrei mai pensato potessero interessarmi. Grazie ad internet ho conosciuto è parlato con persone che non avrei mai potuto incrociare. Chi è pigro dal punto di vista intellettivo non lo è perché ci sono i “nuovi mezzi”. È pigro perché è chiuso mentalmente di suo.
Dolce
Ultimo, ma non ultimo. Vedo in giro la sua Teodora, edito Sonzogno, e mi chiedo se abbia altro a bollire, in pentola.
Sì, sto scrivendo il prossimo libro. Il protagonista sarà uno degli uomini più affascinanti della storia: Giulio Cesare.
Ringrazio davvero tanto Galatea Vaglio per essersi prestata a questo pasto virtuale, e rimando tutti a vedere il suo Pillole di storia. Ora vi confesso che questa intervista è pronta da almeno un mese, ma per impegni e altri tipi di cose belle, sono in mostruoso ritardo.
In generale nella vita, proprio.
E se vi piace la storia, vi ricordo che qualche tempo fa nella cucina letteraria del blog si è parlato di Anna Bolena.