passaporto nansen - rivista

passaporto nansen: liberi di andare ovunque

Passaporto Nansen (click) è una rivista letteraria nata da poco, che raccoglie al proprio interno le più varie penne e i più vari pensieri grazie a quella che si definisce una “redazione fluida”.
Proprio riflettendo sui temi di fluidità e novità, anche io oggi voglio sperimentare qualcosa di mai fatto prima.

Curiosi? Allora a tavola, che c’è la colazione!

Antipasto
Buongiorno redazione di Passaporto Nansen, temo che a tavola staremo un po’ strettini perché come sapete, la mia cucina letteraria è ancora piccola!
Essendo un’intervista corale, chiederei di specificare l’autore della risposta. Convenevoli a parte, io inizierei con una domanda che, di rito, è nel segno della provocazione: ma come, un’altra rivista letteraria?

Massimiliano Timpano: Sì, un’altra rivista letteraria e di carta per giunta, e che costa due euro e che puoi trovare nelle librerie indipendenti sparpagliate per tutta l’Italia o in biblioteca e che è leggerissima e che ha l’inchiostro che non macchia come quello del Corriere della sera.

Primo
Com’è nata l’idea di Passaporto Nansen?

Paolo Di Paolo: Dall’ostinazione. Da una ostinata fascinazione per uno strumento, un supporto che, quanto più invecchiato e fuori moda si rivela, tanto più si offre duttile e adatto a ogni tempo. Nel mondo letterario, prima o poi accade sempre di trovarsi a parlare dell’ipotesi di fondare una rivista. Non è la prima volta che ci capita. Ma la differenza può farla lo slancio, l’azzardo, l’ostinazione. E il desiderio di creare occasioni per stare più possibile intorno allo stesso, anche solo ideale, tavolo di lavoro.

Secondo
Una redazione mobile è tra i tratti peculiari della rivista. Questo significa una molteplicità di punti di vista sui più svariati argomenti. Oggi è facile esprimere la propria opinione, basta un click. Si potrebbe dire che anche alcuni pensieri, siano mobili, per questo la domanda è: perché ricercare penne nuove? 

Dario Pontuale: Rincorriamo la molteplicità di vedute, una pluralità vera di voci provenienti di ambiti differenti, ecco perché “redazione fluida”. Non cerchiamo solo penne nuove, cerchiamo semmai punti di vista differenti. Chi si avvicina o legge Passaporto Nansen, non riceve risposte, bensì riflessioni, nuovi punti di vista, angolazioni differenti sulle quali avviare una sua personale analisi del tema trattato.

Contorno
Non poteva non arrivare il tema del primo numero. 
Molti non l’hanno ancora comprato, possiamo far loro gola parlando di ‘vuoto letterario’?

Andrea Comincini: Perché leggere Passaporto Nansen e ​essere incuriositi dal “vuoto letterario”? Perché quasi tutti pensano che la letteratura sia pienezza, e non si interrogano invece sull’assenza che la precede, la investe, la circonda. Una assenza a volte tragica, a volte ricca di opportunità! il vuoto non si riempie di parole, ma di emozioni. leggere gli articoli e la rivista vi lascerà un gusto speciale nel palato, il desiderio di dire: “ancora”! – ​

Dolce
Dicono:
‘Un baule pieno di abbaglianti meraviglie.’
‘L’unico antidoto civile e pacifico ad un mondo allo sbando.’
‘Una creatura dallo sguardo sincero. E per (sua/nostra) fortuna (necessitatamente) ancora ‘cruda’!’

E per voi, dal vostro cuore di creatori, cos’è Passaporto Nansen? 

Angelo Deiana: Per noi Passaporto Nansen è innanzitutto un’occasione continua.
È stata una occasione di incontro, dando ad ognuno di noi la possibilità di conoscerci e di entrare in contatto attraverso la nostra “redazione fluida”. È un’occasione di riflessione, vista la grande quantità (e qualità) delle suggestioni che ogni articolo offre sull’argomento che proponiamo di volta in volta. È un’occasione di confronto, di sfida, di prospettiva.

Passaporto Nansen (il suo nome che ci dice già molto) è un modesto biglietto che dà la possibilità di prendere ogni mezzo per andare ovunque, ogni volta che vogliamo. Un ovunque fatto di sogni, di parole nostre e altrui, di passato, di presente e di futuro. Un ovunque in cui, ne siamo certi, non siamo soli. Questo biglietto, vedrete, arriverà a tanti viaggiatori. Perché ha l’anima nella sua carta sgualcita.

 

Grazie a tutti voi, potervi intervistare è stato un onore e un piacere!
E voi, lettori? Vi sentite intraprendenti, fieri e liberi?

 

digestivo

avrete notato che questa non è la solita foto che contraddistingue la rubrica Spizzichi e bocconi.
Questo è perché i miei potenti mezzi mi hanno abbandonata, e non perché un questo periodo abbia davvero bisogno del piumone. Però, colgo l’occasione per porvi una domanda: grafica fissa o grafica ‘fluida’?

Mentre decidete se inviarmi o meno un commento con la risposta, vi invito a farvi tentare dalle parole di Dario Pontuale, dal connubio di libri, film e dolcetti di carote, qui!

 

intervista di #readEat – libri da mangiare
alla redazione fluida della rivista Passaporto Nansen

Editor freelance, lettrice compulsiva, mangiona impenitente. Tra un refuso e una briciola recensisco libri e lavoro con gli autori accanto alle loro storie.

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