Marco Dal Forte - La Matrice - Le Mezzelane

la matrice creativa di Marco Dal Forte

La Matrice (click) è il romanzo di Marco Dal Forte, imprenditore pisano da sempre amante della scrittura.
Oggi questo autore è con me, a pranzo nella cucina letteraria di #readEat per Spizzichi e bocconi per parlare del suo esordio letterario o meglio, del suo percorso dall’idea al libro.

Spero abbiate fame, perché è tutto pronto!

Antipasto
Ciao Marco, benvenuto a tavola!
L’antipasto, come sai, è quella portata che prepara lo stomaco per il pranzo vero e proprio, quindi la domanda sarà piuttosto semplice: ci parli un po’ di te? Come ti sei avvicinato alla scrittura de La Matrice?

Grazie Ida.
La passione per la scrittura e per il raccontare nasce prestissimo, si sviluppa già sui banchi delle scuole elementari e crescendo non si è mai sopita. Esigenze lavorative mi hanno portato costantemente in giro per l’Italia e all’estero per anni, tenendo il mio sogno chiuso nel cassetto fino ad ora, quando ho potuto aprirlo per estrarne La Matrice.

Il processo creativo che ha portato al romanzo non segue le regole canoniche: parte da un personaggio che mi entra in mente. Lo studio, lo analizzo, lo faccio mio, lo vivo, ci entro in simbiosi. Quando questa fase è matura, ecco che, sul personaggio, comincia a delinearsi la storia che si snoda, sviluppandosi in direzioni che nemmeno io sono capace di prevedere. Ecco, questo è l’aspetto del mio scrivere che più mi intriga e mi appassiona: non sapere dove condurrà la storia.

Primo
Prima di addentrarci nel cuore del romanzo, vorrei soffermarmi un attimo su qualcosa di decisamente importante, per uno scrittore e che tu hai nominato: il processo creativo.
Sappiamo che quando si mette la parola ‘fine’ alla nostra storia, in realtà è soltanto l’inizio di un altro viaggio, più lungo e complesso, quello editoriale: la ricerca di una casa editrice, il rapporto con le figure professionali.

Ci parli un po’ della storia editoriale de La Matrice

Mi sono accorto che orientarsi nell’attuale universo dell’editoria italiana rappresenta un’impresa tutt’altro che facile. Una volta finito La Matrice, spinto dall’apprezzamento dell’opera dimostrato da familiari e amici intimi, con l’aiuto di utilissimi siti web che forniscono elenchi di Case Editrici e ne analizzano le caratteristiche, ho cercato di selezionarne alcune, prestando molta attenzione ai generi richiesti e al fatto che non fossero a pagamento. Nonostante questo, le prime proposte le ho ricevute proprio dalle Eap! Questi professionisti dell’adulazione, senza aver nemmeno letto una riga del romanzo, cercano di farti sentire il nuovo Ken Follett. In realtà provano soltanto a spillare quattrini.

Come dico sempre quando mi si chiede un consiglio a riguardo, se uno scrittore non resiste e desidera per forza vedere pubblicato il proprio libro pur non avendo trovato una Casa Editrice seria, spende molto di meno e ottiene lo stesso servizio rivolgendosi a una tipografia. Declinate le proposte di questa ”pseudo editoria”, mi sono armato di pazienza, i tempi di attesa sono piuttosto lunghi. Dopo qualche mese ho ricevuto la proposta contrattuale dalla Casa Editrice Le Mezzelane, una realtà piccola e molto giovane ma che mi ha mostrato grande serietà, tanta voglia di fare, di crescere, e la proposta di un contratto onesto. Il loro entusiasmo mi ha contagiato ed è iniziata l‘avventura.

Il rapporto con le figure professionali della Casa Editrice è stato fantastico. L’editing è scorso via liscio, con confronti interessanti ma mai conflittuali, dai quali ho imparato tantissimo. La bravissima grafica, Gaia Cicaloni, ha creato per La Matrice una copertina che mi ha conquistato immediatamente. Anche per quanto riguarda la promozione e l’organizzazione di eventi e presentazioni, la collaborazione della Casa Editrice è stata massima. Sì, sono soddisfatto della mia prima esperienza editoriale.

Secondo
Come sai, in questo spazio si cerca di approfondire anche quanto viene prima, della pubblicazione di un libro. Il libro è il prodotto finito, quello che lo rende speciale è il contenuto, frutto di un lavoro minuzioso da parte dell’autore e impreziosito talvolta dal tocco di un editor. Sara Gavioli dice che l’editing è un po’ come la maieutica, Stefania Crepaldi che l’editor è un professionista che non si mette in cattedra.

Tu hai notato un cambiamento nel tuo modo di scrivere e approcciarti a una storia, dopo il dialogo con questa figura professionale? Come ne ha giovato La Matrice?

L’esperienza dell’editing a me ha aperto un mondo. È un passaggio molto delicato nella creazione dell’opera, a cui bisogna approcciarsi con la massima apertura mentale. È necessario acquisire l’intima e sincera convinzione che l’editor è un professionista con il compito di aiutare a rendere editorialmente adatta la tua opera, e che usa la sua esperienza per migliorare lo scritto e sfrondarlo dai passaggi inutili (sicuramente numerosi) che appesantiscono la lettura.

È chiaro che bisogna avere la fortuna di lavorare con una persona realmente capace, come è capitato a me. Abbiamo avuto i nostri confronti e le nostre marce indietro, ma sempre in un’ottica costruttiva, di collaborazione volta al miglioramento dell’opera.
Rileggere La Matrice dopo l’editing è stata per me una grande emozione, suscitata dalla consapevolezza che acquisivo, pagina dopo pagina, del profondo mutamento, in positivo, del mio lavoro.

Inoltre, l’esperienza di editing ha anche influito profondamente sulla stesura del mio secondo romanzo.

Contorno
Tornando a La Matrice: abbiamo qui un libro ad alta tensione dove nulla è quello che sembra.
Sarò onesta, di questo libro ho letto la sinossi e appena avrò più tempo mi dedicherò sicuramente a una lettura più rilassata. Però tu, Marco, puoi parlarci un po’ di più della trama?

La speranza è quella di aver creato un thriller che contenga tutti gli ingredienti necessari e ritmi giusti per far immergere il lettore nella storia, tenendolo in quella tensione che rende divertente e piacevole un romanzo del genere.

Il romanzo è ambientato ai giorni nostri. Le vicende narrate si svolgono a Pisa e nei suoi dintorni, ma la storia porterà i nostri personaggi anche all’estero. La vita di Claudio Belli, tranquillo architetto toscano, è sconvolta dall’improvviso manifestarsi di strane facoltà extrasensoriali. Preoccupato, Claudio si rivolge a un amico medico, Giovanni Corsini, che lo esamina assieme al Francesco Rocchi, neurologo di fama internazionale. Il comportamento ambiguo quest’ultimo non convince Corsini, che, insospettito, comincia a indagare. Subito dopo, però, muore in quello che sembra un banale incidente stradale.

Ciò turba Claudio al punto da farlo decidere a confidarsi con l’amico Luca Serra, maresciallo dei carabinieri. Il capitano Guerrini, superiore di Luca, decide di scavare nella vita del professor Rocchi, scoprendo un mostruoso legame con un passato che si voleva ormai sconfitto. Intanto Claudio è scomparso e, in un crescendo di colpi di scena, gli amici si ritroveranno a essere testimoni scomodi di un’azione sporca.

Dolce
Bene Marco, grazie per esserti prestato al mio giochino da tavola (e per ‘tavola’ intendo, alla lettera, quella apparecchiata).
Concludo con un’ultima domanda: La Matrice ha già un tour di presentazioni?

Ho già tenuto numerose presentazioni de La Matrice, due di queste a sfondo enogastronomico, tanto per rimanere in tema.

L’ultima presentazione, con la partecipazione degli attori professionisti Debora Mattiello e Paolo Giommarelli, si è svolta il 2 marzo presso la Libreria Rusconi di Pisa. È stato un evento molto interessante, organizzato dalla Casa Editrice Mds, con la quale pubblicherò il mio prossimo romanzo. Insieme a me è stata presentata una raccolta di racconti di Fabrizio Bartelloni (MdS) e questo ha permesso un dibattito sulle differenze e le peculiarità dei due generi.

Prossimi impegni, ancora da definire: le terme di Montecatini (Pt) e jl Salone del Libro di Torino con la Casa Editrice Le Mezzalane.

 

Un grazie a Marco e uno a voi, lettori buongustai, che so mi starete vicino anche ora che inizio la super dieta in vista dei miei tren… Torino. In vista del Salone del Libro, sì.

Chi ci sarà?
Ditemelo con un messaggio, la sezione della posta è lì per voi!

 

 

Editor freelance, lettrice compulsiva, mangiona impenitente. Tra un refuso e una briciola recensisco libri e lavoro con gli autori accanto alle loro storie.

Rispondi