E se Zeus fosse nato a Napoli? Virgilio Panarese, Read Red Road

E se Zeus fosse nato a Napoli?

E se Zeus fosse nato a Napoli? 

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Se lo chiede Virgilio Panarese, nel suo libro edito Read Red Road.
Abbiamo qui un condominio dei Quartieri Spagnoli, nel centro di Napoli, in cui si trasferisce l’ingegnere Gennaro Rotondo, dopo un lungo periodo all’estero. L’ingegnere si trova a contatto con numerose personalità, tra cui quella dell’Avvocato Parascandolo, che di fatto è Zeus nella terra di Partenope.

Non immaginate un condominio chissà quanto contorto, non è mica Un posto al sole! In E se Zeus fosse nato a Napoli troviamo vari personaggi, tutti diversi, tutti con una propria storia e qualcosa da insegnarci sulla nostra città. A dover essere sincera, probabilmente ho imparato molto di più leggendo questo libro che andando a zonzo per i vicarielli, parlando con la gente e facendomi raccontare i ‘fattarielli’ del territorio. Ma qui, qualcuno già lo immagino, dirà: è perché sei vomerese! (maligni!)

Fermi, continuate a leggere, se credete che E se Zeus fosse nato a Napoli? sia una guida turistica. Non lo è. Piuttosto, è un fiero invito a vivere la nostra terra con più passione, spontaneità, curiosità. Virgilio ci invita a parlare con il prossimo ascoltandolo davvero, come fa l’ingegnere quando entra in contatto con le numerose personalità del condominio, che diventa poi famiglia.

E se Zeus fosse nato a Napoli? è la raccolta di tante storie bellissime che parlano di inclusione e coesione, e non perché la penna di uno scrittore intelligente un giorno si è svegliata e ha scritto così. L’autore si serve di un patrimonio umano che è proprio della città da sempre, fateci caso: francesi, spagnoli, arabi, cafuntamarr, da ognuno di loro si è preso qualcosa e ognuno di loro è diventato parte integrante e caratteristica della storia napoletana.

Con uno stile leggero e la precisione di uno stiletto, Virgilio (che chiamo per nome perché ormai il suo libro è diventato di famiglia) alterna la leggenda all’inciucio, il fatto storico al primo amore, l’arte alla bellezza che pervade la vita di ognuno. C’è una freschezza quasi decrescenziana, nelle sue parole, e la curiosità di aprire il libro e trovarvi una storia della buonanotte, quasi si tornasse bambini, con la voglia di immaginare il mondo.

Cari lettori, siamo in estate e come amo dire, quando si sceglie di leggere un libro è questione di sincronicità. Leggere E se Zeus fosse nato a Napoli? adesso voleva dire abbinarlo esattamente al tipo di cibo che lo rappresenta, che unisce freschezza e tradizione, un lessico nuovo per parlare di passato.

C’è qualcosa di più tradizionale ed estivo della caprese?
Il sapore netto del pomodoro insaporito con il sale dell’esperienza, Rotondo, con la morbidezza della signora Luisa che fa da mozzarella e la freschezza del basilico, il piccolo Luigino. L’olio, collante e filo che unisce gli elementi, è un condominio che abbraccia tutti, che tiene consistenze e gusti insieme. E la composizione del piatto, strato dopo strato, è un po’ come Napoli, verticale e ingombrante, viva, buonissima.

 

il condominio
dovete sapere che anche io, come Gennaro Rotondo, vivo in un condominio particolare. La nonna era terza di nove figli… in pratica, i miei parenti hanno invaso la palazzina. E ogni volta che ci incontriamo, nell’androne, è sempre una grande riunione, in cui raccontiamo aneddoti, pianifichiamo cene, ci raccontiamo.

 

E se Zeus fosse nato a Napoli? di Virgilio Panarese, Read Red Road, recensione #readEat – libri da mangiare

E se ti è piaciuta la recensione e sei incuriosito, lettore, ecco il video della presentazione napoletana del libro!
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Editor freelance, lettrice compulsiva, mangiona impenitente. Tra un refuso e una briciola recensisco libri e lavoro con gli autori accanto alle loro storie.

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