Sandra Bisiani Martinson - La Terra della Notte - Edizioni Epoké

a merenda nella terra della notte

La Terra della Notte (click) è una favola per bambini. Dimentica di far parte del gruppo degli adulti, ormai, quando mi è stata proposta questa lettura da Edizioni Epoké – La Torretta, ho accettato di buon grado. Vi dirò, la penna di Sandra Bisiani Martinson ha un suo modo di arrivare anche ai ‘grandi’.

Andando in ordine, Sara è una bambina di quasi nove anni che vive con la madre, la zia e il nonno. Quest’ultimo è una figura un po’ bizzarra, racconta di fenicotteri ladroni, scimmie parlanti e non si separa mai da Tripod, un cagnolino di pezza che – assicura il nonno – si è coraggiosamente battuto per salvarlo da una congrega di streghe.

Proprio con le streghe comincia il viaggio di Sara: apprendendo il prezzo di una mancata promessa, la piccola viene catapultata nella Terra della Notte, un mondo oltre il cielo, popolato da creature magiche, piante e animali parlanti.
Un mondo dove la bambina rischia di rimanere per sempre, se non tornerà a casa entro l’alba.

La Terra della Notte, dicevo, è una favola che parla tanto ai piccoli quanto ai grandi.
Lo so, lo so che può sembrare un viaggio nostalgico nel baule dei giocattoli, ma assicuro che non lo è. Ne La Terra della Notte Sara come tutti i bambini ha bisogno di provare sulla propria pelle quanto valgono l’ascolto, l’ingegno e la gentilezza.
Sono questi valori che si snodano nel tempo attraverso le parole di Esopo, Barrie, Collodi, Dhal o Gaiman, per dirne alcuni.

E l’elemento magico? Quello è fondamentale,  è il filo che nella favola ci lega ai piccoli di oggi, quelli che non credono più alla magia, tanto hanno un tablet!
Magari leggere La terra della notte, per un figlio o un nipote sarà la porta su quelle che erano le nostre, di favole. Forse si lasceranno trascinare dalla magia e allora vivranno a ritroso il nostro percorso, dalla Martison a Esopo. O ne creeranno uno proprio!

La purezza di Sara ricorda il bianco ed è sul bianco che oggi si concentra l’arte (?) culinaria di #readEat – libri da mangiare, convogliando la purezza dell’infanzia in un dolce che possa mettere al tavolo tutti, grandi e piccoli.

Quindi, in questa crema di latte aromatizzata alla vaniglia c’è il candore di Sara, la sua franchezza e la sua bontà. Tuttavia, di rovescio, c’è anche quel tipo di ingenuità che nei bambini intenerisce e che il più delle volte fa sorridere.
E poiché Sara non è sola, nella sua avventura, ho pensato di mettere accanto alla crema un elemento croccante: striscette di pasta brisé cotte in forno con dello zucchero.
Da gustare calda o fredda, la crema al latte – come La Terra della Notte – è un dessert semplice e alla portata di tutti, più buono se mangiato insieme.

 

perle
una piccola rivelazione posso farla: il tema delle favole mi è piaciuto particolarmente.
Ci sono tante favole che vengono ‘lette meno’, ma che per me sono state pietre miliari. Tutte quelle di Madame D’Aulnoy, per dirne qualcuna La gatta biancaL’uccello azzurro; alcune minori dei fratelli Grimm, come Rosabianca e Rosarossa. E poi la mitologia greca, che da favola della buonanotte è diventata compagna di studi e libro in lavorazione.
Mai sottovalutare il potere del lieto fine!

Editor freelance, lettrice compulsiva, mangiona impenitente. Tra un refuso e una briciola recensisco libri e lavoro con gli autori accanto alle loro storie.

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